Magari un libro è un format culturale che nasce nel 2021 con l'intento di diffondere e rendere accessibili opere di narrativa e saggistica legate a tematiche contemporanee a noi care, tra cui femminismi, queer, arte, ecologia, beni comuni e letteratura postcoloniale e decoloniale.
Dopo una ricerca legata alla presenza, alla diffusione e alla distribuzione sul nostro territorio di testi e libri con questi focus, abbiamo deciso di aprire spazi di dialogo attraverso proposte di lettura e incontri. Parallelamente abbiamo lavorato sul coinvolgimento di un gruppo di lavoro per un approfondimento progettuale e di coordinamento comune.
Sono nati così un pacchetto di libri itineranti su un carretto autocostruito, volti all’inclusione e alla valorizzazione delle differenze, e una serie di azioni legate a letture grazie al coinvolgimento di persone e gruppi con cui abbiamo co- creato e concretizzato le iniziative sul territorio.
In questa sezione trovate la lista dei libri e delle riviste raccolti finora e presentati in diverse occasioni grazie a un carretto autocostruito che permette alla libreria di Magari di assumere una forma itinerante. I criteri nella selezione, che viene costantemente incrementata, sono orientati soprattutto su testi dal taglio intersezionale, con una particolare attenzione rivolta al sostegno dell’editoria indipendente.
Il carretto può essere attivato sia in occasione di nostre iniziative sia per altri eventi attinenti alle tematiche proposte. Quando non utilizzato, il carretto è ospitato presso la sede di Magari, a Merano in Via delle Corse 61. I libri possono essere consultati e presi in prestito su appuntamento, mandando una mail a associazionemagari@gmail.com. Ci farebbe piacere che in occasione della consultazione, del prestito o della restituzione nascessero dei momenti spontanei di dialogo e confronto attinenti a queste tematiche.
È possibile anche contribuire all’incremento di questa biblioteca regalandoci o segnalandoci pubblicazioni che ritenete di interesse o consigliandoci case editrici con cui avviare possibili collaborazioni. Al momento, Magari ha avviato dei processi di confronto con le librerie Temu di Napoli, Due Punti di Trento, Antigone di Milano e con la biblioteca Tessmann di Bolzano.
decolonialism activism
Drawing together communiqués, covert interviews, oral and underground history of introvert struggles (Introfada), here for the first time is a detailed documentation of the political demands of shy people. Radicalised against the imperial domination of globalised PR projectionism, extrovert poise and loudness, the Shy Radicals and their guerrilla wing the Shy Underground are a vanguard movement intent on trans-rupting consensus extrovert-supremacist politics and assertiveness culture of the twenty first century. The movement aims to establish an independent homeland – Aspergistan, a utopian state for introverted people, run according to Shyria Law and underpinned by Pan-Shyist ideology, protecting the rights of the oppressed quiet and shy people. Shy Radicals are the Black Panther Party of the introvert class, and this anti-systemic manifesto is a quiet and thoughtful polemic, a satire that uses anti-colonial theory to build a critique of dominant culture and the rising tide of Islamophobia.
EN | ISBN 97819060125711
feminisms
Mit Beiträgen von Madeleine Alizadeh, Teresa Bücker, Kübra Gümüşay, Emilia Roig, Kristina Lunz u.v.a. Warum zur Hölle ist das so? Und was kann jede: r persönlich dazu beitragen, die häufig unbewussten toxischen Strukturen zu erkennen und aufzulösen? Dieser Sammelband mit bekannten Autor:innen bietet Hilfestellung. Sich gegen das Patriarchat zur Wehr zu setzen, ist besonders im Alltag schwierig. Denn Vieles ist uns so vertraut, dass wir es gar nicht hinterfragen. Sogar bekennende Feminist:innen tappen immer wieder in die gleichen Fallen. Wir schließen Frauen durch Sprache aus, folgen veralteten Vorstellungen von einer glücklichen Kleinfamilie inklusive traditionellen Rollenbildern. Oder wir passen uns männergemachten und kapitalistischen Strukturen an, wenn wir im Beruf erfolgreich sein wollen. Die Beitragenden der Anthologie UNLEARN PATRIARCHY berichten von ihren Erfahrungen und spüren eigenen fatalen Denkmustern nach. Sie zeigen, wie über alle Gesellschaftsbereiche hinweg von Sprache und Liebe über Arbeit bis hin zu Politik, Bildung oder Identität die patriarchalen Handlungsmuster gebrochen werden können und ein besseres Leben für alle möglich wird.
DE | ISBN 9783550202193
ecologism feminisms activism
Trame raccoglie, partendo da Napoli, narrazioni elaborate all'interno delle lotte per la giustizia ambientale nel Sud Italia e in tanti Sud del mondo, tra i movimenti sociali urbani, ecologisti, transfemministi e di difesa dei beni comuni. Queste pagine intrecciano alla concretezza delle rivendicazioni una varietà di riflessioni sul rapporto tra corpi e territori, insieme a visioni di rottura della centralità umana nell'arte, nella tecnologia, nell'osservazione microscopica della natura. Ecologie politiche del presente è un laboratorio di studio e di formazione, luogo di incontro tra studiosə e attivistə di diverse provenienze disciplinari ed esperienze di ricerca, nato a Napoli nel 2018 intorno al tema dell’emergenza ambientale.
IT | ISBN 9791280195104
queer graphic novel
Activist-academic Meg-John Barker and cartoonist Jules Scheele illuminate the histories of queer thought and LGBTQ+ action in this groundbreaking non-fiction graphic novel. From identity politics and gender roles to privilege and exclusion, Queer explores how we came to view sex, gender and sexuality in the ways that we do; how these ideas get tangled up with our culture and our understanding of biology, psychology and sexology; and how these views have been disputed and challenged. Along the way we look at key landmarks which shift our perspective of what’s ‘normal’ – Alfred Kinsey’s view of sexuality as a spectrum, Judith Butler’s view of gendered behaviour as a performance, the play Wicked, or moments in Casino Royale when we’re invited to view James Bond with the kind of desiring gaze usually directed at female bodies in mainstream media. Presented in a brilliantly engaging and witty style, this is a unique portrait of the universe of queer thinking.
EN | ISBN 9781785780714
care feminisms collectives
La pandemia ha svelato la centralità sociale dei lavori di cura: badanti, infermiere, lavoratrici domestiche, fattorini, rider e addetti alle pulizie hanno dominato per giorni la scena pubblica. Ma anche se di cura oggi si parla tanto, l’incuria continua a regnare sovrana. Il sistema neoliberista l’ha infatti ridotta a questione individuale, da comprare sul mercato, con una progressiva privatizzazione dei servizi sanitari, sociali e alla persona che privilegia i profitti sulle vite di tutte e tutti noi. Ma se i ricchi possono delegare i propri bisogni quotidiani a soggetti oppressi (donne e migranti) come possiamo dare vita a sistemi in cui l’interdipendenza degli uni dagli altri sia finalmente riconosciuta, in forme solidali e paritarie? Il collettivo inglese Care Collective risponde a questa domanda individuando quattro cardini fondamentali per dare vita a comunità di cura: il mutuo soccorso, lo spazio pubblico, la condivisione di risorse e la democrazia di prossimità. Facendo tesoro delle buone pratiche dei movimenti femministi e ambientalisti propone una cura reciproca, non paternalista né assistenzialista: una «cura promiscua», che non discrimina nessuno ed è fuori dalle logiche di mercato. L’obiettivo è arrivare a un vero e proprio «stato di cura» che non solo crea infrastrutture di welfare «dalla culla alla tomba» ma genera una nuova idea di democrazia orientata ai bisogni collettivi. Dimostrando che la cura è il concetto e la pratica più radicale che abbiamo oggi a disposizione.
IT, traduzione di Marie Moïse, Gaia Benzi | ISBN 9788832067491
feminisms decolonialism antiracism
Uscito per la prima volta negli Usa nel 1981, è considerato uno dei testi pioneristici del femminismo odierno. È con questo fondamentale lavoro infatti che Angela Davis ha aperto un nuovo metodo di ricerca che appare più attuale che mai: l’approccio che interconnette i rapporti di genere, razza e classe. Il libro sviluppa un saggio scritto in carcere nel 1971, uno studio storico sulla condizione delle afroamericane durante lo schiavismo volto a riscoprire la storia dimenticata delle ribellioni delle donne nere contro la schiavitù. Racconta episodi tragici della storia degli Stati Uniti, frutto di miti ancora in voga come quello dello “stupratore nero” e della superiorità della “razza bianca”, ma anche eccezionali e coraggiosi momenti di resistenza. Raccontando le storie di alcune delle figure chiave della lotta per i diritti delle donne, delle nere e dei neri, e della working class statunitense, ricostruisce i rapporti tra il movimento suffragista e quello abolizionista, gli episodi di sorellanza tra bianche e nere ma anche le contraddizioni tra un movimento prevalentemente bianco e di classe media e le lotte e i bisogni delle donne nere e delle lavoratrici. Tensioni e contraddizioni che si ripresentano di nuovo tra il movimento femminista degli anni Sessanta e Settanta e le afroamericane. La lezione principale di Angela Davis è quella di abbandonare l’idea di un soggetto “donna” omogeneo, nella convinzione che qualsiasi tentativo di liberazione, per essere realmente universalista, deve considerare la storia e la stratificazione delle esperienze e dei bisogni dei diversi soggetti in gioco. Un testo che offre prospettive cruciali per il rinnovamento profondo di teorie, linguaggi e obiettivi del movimento femminista, in una fase storica come quella odierna segnata da una presenza crescente di donne migranti in Italia e in Europa, e un sempre più allarmante ritorno del razzismo.
IT, traduzione di Marie Moïse, Alberto Prunetti | ISBN 9788898841851
queer
Ich wartete in der Mitte der Tanzfläche auf sie. Roy Orbisons Stimme war weich und verträumt. Ich stand still, mit ihrer Hand in meiner, bis sie sich entspannte und näher kam. Nachdem wir eine Weile getanzt hatten, sagte Yvette zu mir: »Du darfst übrigens ruhig atmen.« Wir mussten beide lachen. Dann fühlte ich, wie ihr Körper näher kam und wir miteinander verschmolzen. Ich entdeckte die süßen Überraschungen, die eine Femme einer Butch zu bieten hat: Ihre Hand an meinem Nacken, flach auf meiner Schulter oder zusammengeballt wie eine Faust. Ihr Bauch und ihre Oberschenkel an meinem Bauch, an meinen Oberschenkeln. Ihre Lippen, die beinahe mein Ohr berührten. Die Musik war zu Ende. Yvette löste sich von mir und wollte sich abwenden. Ich hielt sanft ihre Hand fest. »Bitte«, sagte ich. »Schätzchen«, sagte sie lachend, »du hast das Zauberwort gesprochen.« Wir tanzten ein paar langsame Lieder hintereinander. Unsere Körper bewegten sich mühelos und harmonisch. Die leichteste Veränderung des Drucks meiner Hand auf ihrem Rücken veränderte ihre Bewegung. Ich schob ihr nicht den Oberschenkel zwischen die Beine. Ich wusste, dass sie dort verwundet worden war. Selbst ich als junge unerfahrene Butch schützte mich an dieser Stelle. Ich spürte ihren Schmerz, und sie kannte meinen. Ich spürte ihre Begierde, sie weckte meine. Schließlich endete die Musik, und ich ließ sie los. Ich küsste sie auf die Wange und dankte ihr. Ich ging über die Tanzfläche an meinen Tisch zurück. Ich war von Grund auf verändert. Jacqueline tätschelte mir das Bein und warf mir ein warmes Lächeln zu. Die übrigen Femmes – männliche wie weibliche – betrachteten mich mit neuen Augen. Während die Welt versuchte, uns fertigzumachen, versuchten sie auf jede erdenkliche Weise, uns unsere Zärtlichkeit zu erhalten. Es war meine Fähigkeit zur Zärtlichkeit, die sie gerade gesehen hatten … Fürs Erste war ich glücklich.
DE, traduzione di Claudia Brusdeylins | ISBN 9783930041350
feminisms antiracism
Kübra Gümüşay beschreibt wie Sprache unser Denken prägt und unsere Politik bestimmt. „Ein beeindruckendes Buch, poetisch und politisch zugleich.“ Margarete Stokowski Dieses Buch folgt einer Sehnsucht: nach einer Sprache, die Menschen nicht auf Kategorien reduziert. Nach einem Sprechen, das sie in ihrem Facettenreichtum existieren lässt. Nach wirklich gemeinschaftlichem Denken in einer sich polarisierenden Welt. Kübra Gümüşay setzt sich seit langem für Gleichberechtigung und Diskurse auf Augenhöhe ein. In ihrem ersten Buch geht sie der Frage nach, wie Sprache unser Denken prägt und unsere Politik bestimmt. Sie zeigt, wie Menschen als Individuen unsichtbar werden, wenn sie immer als Teil einer Gruppe gesehen werden – und sich nur als solche äußern dürfen. Doch wie können Menschen wirklich als Menschen sprechen? Und wie können wir alle – in einer Zeit der immer härteren, hasserfüllten Diskurse – anders miteinander kommunizieren?
DE | ISBN 9783446265950
queer
Ci avevano promesso che saremmo stati dei vincenti. Ci avevano indicato gli obiettivi- i soldi, la famiglia, il potere, l'eccellenza - e la strada, fatta di determinazione, sudore della fronte e pensiero positivo: se cadi rialzati, prova ancora e ancora; ci siamo rialzati e abbiamo visto che a cadere era il mondo intorno a noi. Mai come in questi anni è diventato chiaro che l'idea di successo che avevamo in mente è una condanna e che tra volere e potere c'è di mezzo il capitalismo, con tutte le disuguaglianze (e le catastrofi) che si porta dietro. Dobbiamo dunque ridisegnare quell'idea? Dare al termine successo significati nuovi? Jack Halberstam, tra i più noti e originali teorici queer in circolazione, propone una via più radicale e ci guida nell'affollato mondo dei perdenti: lì dove smarrire la strada, non sapere, dimenticare ed essere dimenticati, essere sconvenienti e indecorosi, indisciplinati e improduttivi (tutte cose che le persone queer hanno sempre fatto particolarmente bene) si rivelano strategie possibili per stare al mondo. Correndo il rischio - anzi inseguendolo- di non essere preso sul serio, Halberstam si muove tra teoria alta e bassa, si concede virate controintuitive e disgressioni, si addentra negli «archivi di cose stupide» ricercando forme di conoscenza lontane dal rigore delle discipline. Accade così che in queste pagine vivano insieme Gramsci e SpongeBob, Jamaica Kincaid e il pesciolino Nemo, Saidiya Hartman, Tom of Finland, Valerie Solanas e un'armata di galline in fuga dal pollaio: con loro, Halberstam ci invita a pensare altrimenti, a sperimentare nuove alleanze, a preferire l'ombra alla luce piena, l'illeggibilità al riconoscimento. A desiderare un mondo in cui nessuno ce la fa da solo e nessuno viene lasciato indietro.
IT, traduzione di Goffredo Polizzi | ISBN 9788833893280
feminisms
Che cos'è il femminismo? In questo limpido e agile manuale, pensato per essere letto da chiunque, bell hooks esplora la natura del femminismo e la sua concreta promessa di porre fine al sessismo e all'oppressione di genere. Il femminismo è per tutti aspira a essere uno strumento affinché questo movimento, che è anche una visione del mondo, arrivi a quelle persone che non ne hanno mai sentito parlare, o ne hanno sentito parlare in modo inesatto e fuorviante. Al centro del libro ci sono le relazioni di potere (tra persone bianche e nere, tra classi sociali) e il loro influsso sulle relazioni affettive, di coppia, tra genitori e figli. Immerso nel concreto della vita quotidiana, il testo solleva nodi politici attuali, tra i quali ad esempio il rifiuto di un femminismo che fa dell'Occidente un modello per il resto del mondo, la necessità di ripensare il rapporto tra donne e lavoro in una società in crisi, l'impegno per una conversione femminista degli uomini. Con la chiarezza e la schiettezza che la contraddistinguono, bell hooks presenta il femminismo come quella teoria in grado di liberare la società dalla violenza delle sue gerarchie, di condurci verso una cultura di reciprocità e giustizia. L'autrice esorta lettrici e lettori a capire in che modo questa teoria possa toccare e cambiare le nostre vite - a constatare che il femminismo è per tutti.
IT, traduzione di Maria Nadotti
decolonialism
Questo libro parla di frontiere ma soprattutto di coloro che le violano. E ci invita a cambiare prospettiva ponendoci con urgenza questa domanda: 'Che cosa vedremmo se il confine lo guardassimo stando dall'altra parte?'. Questa ricerca etnografica condotta da un antropologo iraniano sulla natura non solo fisica ma anche immaginaria dei confini prende le mosse da un'esperienza di migrazione illegale vissuta in prima persona. Così l'auto-narrazione si coniuga alla scrittura etnografica in un'indagine a tutto campo sull'attuale regime delle frontiere e sui concetti chiave di cittadinanza, Stato-nazione, diritti, disuguaglianza. Nell'investigare quel «feticismo dei confini» che contrassegna la nostra epoca, Khosravi si muove nel tempo e nello spazio, mettendo insieme le riflessioni sul tema di autori come Kafka, Benjamin e Arendt con l'analisi dei flussi migratori in atto, o meglio dei suoi protagonisti clandestini, trafficanti di esseri umani compresi. Ed è proprio questo inedito «sguardo illegale» che consente di mettere a nudo le retoriche delle democrazie occidentali insieme al perverso sfruttamento planetario dei migranti, trasformando questa ricerca sul campo in una vera e propria cartografia etica e politica del mondo contemporaneo.
IT, traduzione di Elena Cantoni | ISBN 9788833020471
feminisms
Con cultura dello stupro si intende l’insieme dei comportamenti, dei pensieri e delle norme socialmente accettate che contribuiscono a plasmare una società in cui le violenze sessuali sono tollerate. La rape culture è multisituata: si trova nei nostri comportamenti quotidiani, nei modi di dire che utilizziamo senza farci troppo caso, nel nostro sistema politico e sociale che pone sempre più l’accento sulle vittime, invece che su chi agisce la violenza. Un’indagine Istat del 2019 ha evidenziato che 1 persona su 4 (23,9%) ritiene tutt’oggi che un modo di vestire provocante possa causare una violenza sessuale; quasi il 40% degli intervistati pensa che, se una donna lo vuole davvero, può sottrarsi a un rapporto non consensuale; il 15% crede che se una donna subisce uno stupro in stato di alterata percezione della realtà sia anche responsabilità sua. Questo libro vuole riflettere sulla necessità di costruire insieme una cultura fondata sul consenso, la comunicazione e il rispetto reciproco, in cui nessuna persona debba imparare a difendersi. Una cultura in cui “no” significa “no”, un silenzio significa “no”, e solamente “sì” significa “sì”.
IT | ISBN 9791280495112
body positivity feminisms
Le persone grasse vengono schernite per strada, vengono insultate se osano esporsi sui social, non vengono scelte nei lavori a contatto col pubblico. Subiscono continuamente microaggressioni da persone amiche, partner, genitori. Le persone grasse ricevono diagnosi errate in ambito medico, perché ogni loro problema di salute viene ricondotto alla grassezza. Vivere abitando un corpo grasso significa fare parte di una categoria marginalizzata e convivere con uno stigma che affonda le sue radici nella normazione e nel controllo dei corpi, soprattutto femminili della cultura occidentale.
IT | ISBN 9788898644926
body positivity feminisms
Un libro illustrato da colorare che affronta tematiche come la grassofobia, gli standard di bellezza e la cultura delle diete, con illustrazioni di Chiaralascura e testi di Mara Mibelli. Belle di Faccia è un progetto fondato da Chiara Meloni e Mara Minelli per fare chiarezza su Fat Acceptance e Body Positivity. Nato su Instagram nel dicembre 2018 ora è un'associazione che si occupa di creare consapevolezza sulle discriminazioni subite dai corpi grassi.
IT | ISBN 9791220054270
decolonialism antiracism
“Africana” è uno strumento per capire quanto l’Africa non vada coniugata al singolare, ma al plurale. Uno strumento di difesa contro tutte quelle visioni che vogliono ancora imporci questo enorme continente, cos. vario, come un’anonima distesa di capanne. “Africana” aprirà le porte al lettore – a chi è già appassionato delle letterature del Continente e a chi ne è del tutto digiuno – delle tante Afriche dentro l’Africa. Un continente moderno, giovane e straordinariamente creativo. Un continente dove la letteratura scorre come un fiume in piena, che si smarca da sguardi stereotipati e da etichette affibbiate dall’esterno per raccontarsi qui in prima persona. Troviamo autori di grande fama internazionale, come Adichie, Wainaina, Bulawayo, ma anche una nuova ondata di scrittori emergenti. Voci diverse tra loro che, attraverso storie quotidiane, metropolitane, ironiche, impegnate, sperimentali e futuriste, ci restituiscono la pluralità dell’Africa. Con una freschezza letteraria che riempie di meraviglia.
IT | ISBN 9788807493034
queer feminisms
Es war Karl Heinrich Ulrichs, der 1864 der »Liebe, die ihren Namen nicht zu nennen wagt«, erstmals einen Namen gab: Inspiriert vom griechischen Gott Uranos, bezeichnete er gleichgeschlechtliches Begehren als Uranismus. Mit dem Begriff forderte er als einer der Ersten überhaupt öffentlich das Recht ein, anders zu lieben. Auf Ulrichs Spuren träumt Paul Preciado von einem Apartment auf dem Uranus, einem Ort fern der irdischen Kategorisierungen und Festlegungen, einem Ort der sexuellen Dissidenz. Preciados in diesem Band versammelte Texte verdichten sich zu der Erzählung eines Übergangs: einer durch die Einnahme von Testosteron angestoßenen Transformation des eigenen Körpers und der eigenen Identität – von Beatriz zu Paul. Zugleich dokumentieren und analysieren sie die im Wandel begriffenen politischen Verhältnisse. Von den Protesten im krisengebeutelten Athen über die verzweifelte Situation der Flüchtlinge auf den griechischen Inseln bis hin zur Unabhängigkeitsbewegung in Katalonien begleitet Preciado Kämpfe um Würde und Autonomie.
DE, traduzione di Stefan Lorenzer | ISBN 9783518076514
queer feminisms
«Sono felice di essere stata nella rivolta di Stonewall. Mi ricordo che quando qualcun* lanciò la molotov pensai: “Mio dio la rivoluzione è arrivata. La rivoluzione è finalmente arrivata!”. Ho sempre pensato che ci saremo ribellat*. Lo sapevo. Solo non sapevo che sarebbe stato quella notte». La prima volta fu rivolta. E poi ancora, e ancora. In questa prima traduzione italiana della fanzine STAR - Street Transvestite Action Revolutionaries sono raccolte interviste, comunicati, discorsi di Sylvia Rivera e Marsha P. Johnson. Con contributi originali di: Márcia Leite, Cimarrona Maricona, Ombre Rosse. Traduzione e curatela: bidodici, Clark Pignedoli, Ludovico Virtù. Illustrazione di copertina: IKE
IT, traduzione e curatela di bidodici, Clark Pignedoli, Ludovico Virtù
queer feminisms antiracism
Was macht eine Frau zu einer Frau, einen Mann zu einem Mann? Jayrome C. Robinet erzählt seine persönliche Geschichte und seinem queeren Alltag. Jayrôme hat früher als weiße Französin gelebt. Dann zieht er nach Berlin, beginnt Testosteron zu nehmen und erlebt eine zweite Pubertät. Ihm wächst ein dunkler Bart – und plötzlich wird er auf der Straße auf Arabisch angesprochen. Ob im Café, in der Umkleide oder bei der Passkontrolle, er merkt, dass sich nicht nur seine Identität, sondern vor allem das Verhalten seiner Umwelt ihm gegenüber radikal geändert hat. Er kann vergleichen: Wie werde ich als Mann, wie als Frau behandelt? Und was bedeutet es, wenn sich nicht nur das Geschlecht ändert, sondern augenscheinlich auch Herkunft und Alter? Mitreißend erzählt er von seinem queeren Alltag und deckt auf, wie irrsinnig gesellschaftliche Wahrnehmungen und Zuordnungen oft sind.
DE | ISBN 9783446262072
decolonialism antiracism
Quanti di noi scendendo oggi da un treno a Roma Termini ricordano i Cinquecento cui è dedicata la piazza antistante la stazione? È il febbraio del 1887 quando in Italia giunge la notizia: a Dògali, in Eritrea, cinquecento soldati italiani sono stati uccisi dalle truppe etiopi che cercano di contrastarne le mire coloniali. Un’ondata di sdegno invade la città. In quel momento Lafanu Brown sta rientrando dalla sua passeggiata: è una pittrice americana da anni cittadina di Roma e la sua pelle è nera. Su di lei si riversa la rabbia della folla, finché un uomo la porta in salvo. È a lui che Lafanu decide di raccontarsi: la nascita in una tribù indiana Chippewa, lo straniero dalla pelle scurissima che amò sua madre e scomparve, la donna che le permise di studiare ma la considerò un’ingrata, l’abolizionismo e la violenza, l’incontro con la sua mentore Lizzie Manson, fino alla grande scelta di salire su un piroscafo diretta verso l’Europa, in un Grand Tour alla ricerca della bellezza e dell’indipendenza. Nella figura di Lafanu si uniscono le vite di due donne afrodiscendenti realmente esistite: la scultrice Edmonia Lewis e l’ostetrica e attivista Sarah Parker Remond, giunte in Italia dagli Stati Uniti dove fino alla guerra civile i neri non erano nemmeno considerati cittadini. A Lafanu si affianca Leila, ragazza di oggi, che tesse fili tra il passato e il destino suo e delle cugine rimaste in Africa e studia il tòpos dello schiavo nero incatenato presente in tante opere d’arte. Igiaba Scego scrive in queste pagine un romanzo di formazione dalle tonalità ottocentesche nel quale innesta vivide schegge di testimonianza sul presente, e ci racconta di un mondo nel quale almeno sulla carta tutti erano liberi di viaggiare: perché fare memoria della storia è sempre il primo passo verso il futuro che vogliamo costruire.
IT | ISBN 9788830101418
decolonialism antiracism
La razza è un concetto difficile da cogliere, pur non avendo fondamenti biologici produce grossi effetti nei rapporti sociali, professionali e sentimentali. La razza in Italia non si palesa fino a quando tu non sei l'unica persona nera in una stanza di bianchi. E quell'unica persona è Bellamy, Mike, Blessy, David... una moltitudine in parte sommersa, sotterranea. Quell'unica persona è chi si è sentito dire troppe volte che «gli italiani neri non esistono»: lo gridano negli stadi, lo dice certa politica, sembrano confermarlo le serie tv, la letteratura, i media. In un certo senso è persino vero: gli italiani neri non emergono, non si vedono negli ambienti della cultura, nei talk show e nelle liste elettorali. O meglio, in quei luoghi esistono ma solo come oggetto del discorso, quasi mai come soggetto. La loro presenza è ridotta alla riforma della cittadinanza, ai casi di razzismo, all'«immigrazione fuori controllo», ai barconi, all'«integrazione». Con un approccio inedito e un linguaggio fresco e «social», Nadeesha Uyangoda apre in questo libro, che incrocia saggio e memoir, un'onesta conversazione per comprendere meglio la dinamica razziale nel nostro paese.
IT | ISBN 9788832971613
art culture decolonialism
Arabpop è la nuova rivista italiana dedicata alla letteratura e alle arti contemporanee dei paesi arabi. Il primo numero è dedicato al tema della metamorfosi, intesa come trasformazione nel senso più ampio e trasversale possibile: cambiamento ed evoluzione di sensibilità artistiche, rivoluzioni e involuzioni politiche, ma anche mutazioni letterarie, ibridazioni musicali, corpi e identità cangianti. In Arabpop trovano spazio lavori originali di artiste e scrittori arabi, ma anche longform, interviste, traduzioni e alcune rubriche fisse: la playlist a tema, una sezione dedicata al fumetto, una dedicata alle recensioni e, infine, una raccolta di brevi segnalazioni di libri, film e produzioni musicali scelti dalla redazione.
IT | ISBN
feminisms
Featuring a role call of some of the boldest women around, issue #6 is bursting with interviews that explore the personal, the challenging and the hilarious aspects of life. We speak to one of fashions most disruptive forces Claire Barrow, hang out at the apartment that Gloria Steinem and Barbara Nessim shared in the 1960s. Singer Kilo Kish opens up about life in the music industry and we speak to Amber Arcades about how she balances life as a human rights lawyer, organic farm co-founder and musician. There’s a look at how technology is forcing great change in the fashion industry, we travel to the Czech Republic to meet the CANYON//SRAM women’s cycling team at their latest race to discuss the art of team work and photographer Janette Beckman takes us on a stroll through the Bronx with Salt & Pepper before they were famous. The incredible Giles Duley closes this issue by selecting his icon Lee Miller. Riposte is a magazine and online platform for women: https://www.ripostemagazine.com
EN | ISBN
queer feminisms
COSE Spiegate bene è la rivista di carta del Post, in collaborazione con la casa editrice Iperborea. Ogni numero è dedicato a un argomento, per declinare la proverbiale attitudine descrittiva e di chiarezza del Post anche su questo formato, raccogliendo spiegazioni, storie, e racconti d’autore. Il secondo numero, Questioni di un certo genere, è pensato per tutte le persone che vorrebbero capire meglio gli importanti dibattiti di questi anni sulle identità sessuali, sui diritti ad esse legati, sulle discriminazioni. A partire dalle parole da usare: da “identità di genere” a “pansessuale”, dalla sigla “LGBTQIA+” a “cisgender”. Con i contributi di Arianna Cavallo, Fumettibrutti, Vera Gheno, Gianmarco Negri, Diego Passoni e Massimo Prearo.
IT | ISBN 9788870919530
Leaving the book corner è un format di eventi attraverso cui è stato possibile attivare la biblioteca Magari un libro, aprendo spazi di dialogo su libri che trattano tematiche focalizzate sull’inclusività, la diversità, il sostegno ai gruppi di minoranza e alle comunità meno rappresentate.
Durante i public readings, abbiamo proposto percorsi di approfondimento e momenti condivisi. Nella pagine di descrizione del progetto sono riportati gli eventi e le collaborazioni che abbiamo realizzato finora.
Magari un libro è un progetto di
Associazione Magari
Web e graphic design di Nino Rizzo
Illustrazioni di Elia Covolan
Magari un libro è un format culturale che nasce nel 2021 con l'intento di diffondere e rendere accessibili opere di narrativa e saggistica legate a tematiche contemporanee a noi care, tra cui femminismi, queer, arte, ecologia, beni comuni e letteratura postcoloniale e decoloniale.
Dopo una ricerca legata alla presenza, alla diffusione e alla distribuzione sul nostro territorio di testi e libri con questi focus, abbiamo deciso di aprire spazi di dialogo attraverso proposte di lettura e incontri. Parallelamente abbiamo lavorato sul coinvolgimento di un gruppo di lavoro per un approfondimento progettuale e di coordinamento comune.
Sono nati così un pacchetto di libri itineranti su un carretto autocostruito, volti all’inclusione e alla valorizzazione delle differenze, e una serie di azioni legate a letture grazie al coinvolgimento di persone e gruppi con cui abbiamo co- creato e concretizzato le iniziative sul territorio.
In questa sezione trovate la lista dei libri e delle riviste raccolti finora e presentati in diverse occasioni grazie a un carretto autocostruito che permette alla libreria di Magari di assumere una forma itinerante. I criteri nella selezione, che viene costantemente incrementata, sono orientati soprattutto su testi dal taglio intersezionale, con una particolare attenzione rivolta al sostegno dell’editoria indipendente.
Il carretto può essere attivato sia in occasione di nostre iniziative sia per altri eventi attinenti alle tematiche proposte. Quando non utilizzato, il carretto è ospitato presso la sede di Magari, a Merano in Via delle Corse 61. I libri possono essere consultati e presi in prestito su appuntamento, mandando una mail a associazionemagari@gmail.com. Ci farebbe piacere che in occasione della consultazione, del prestito o della restituzione nascessero dei momenti spontanei di dialogo e confronto attinenti a queste tematiche.
È possibile anche contribuire all’incremento di questa biblioteca regalandoci o segnalandoci pubblicazioni che ritenete di interesse o consigliandoci case editrici con cui avviare possibili collaborazioni. Al momento, Magari ha avviato dei processi di confronto con le librerie Temu di Napoli, Due Punti di Trento, Antigone di Milano e con la biblioteca Tessmann di Bolzano.
decolonialism activism
Drawing together communiqués, covert interviews, oral and underground history of introvert struggles (Introfada), here for the first time is a detailed documentation of the political demands of shy people. Radicalised against the imperial domination of globalised PR projectionism, extrovert poise and loudness, the Shy Radicals and their guerrilla wing the Shy Underground are a vanguard movement intent on trans-rupting consensus extrovert-supremacist politics and assertiveness culture of the twenty first century. The movement aims to establish an independent homeland – Aspergistan, a utopian state for introverted people, run according to Shyria Law and underpinned by Pan-Shyist ideology, protecting the rights of the oppressed quiet and shy people. Shy Radicals are the Black Panther Party of the introvert class, and this anti-systemic manifesto is a quiet and thoughtful polemic, a satire that uses anti-colonial theory to build a critique of dominant culture and the rising tide of Islamophobia.
EN | ISBN 97819060125711
feminisms
Mit Beiträgen von Madeleine Alizadeh, Teresa Bücker, Kübra Gümüşay, Emilia Roig, Kristina Lunz u.v.a. Warum zur Hölle ist das so? Und was kann jede: r persönlich dazu beitragen, die häufig unbewussten toxischen Strukturen zu erkennen und aufzulösen? Dieser Sammelband mit bekannten Autor:innen bietet Hilfestellung. Sich gegen das Patriarchat zur Wehr zu setzen, ist besonders im Alltag schwierig. Denn Vieles ist uns so vertraut, dass wir es gar nicht hinterfragen. Sogar bekennende Feminist:innen tappen immer wieder in die gleichen Fallen. Wir schließen Frauen durch Sprache aus, folgen veralteten Vorstellungen von einer glücklichen Kleinfamilie inklusive traditionellen Rollenbildern. Oder wir passen uns männergemachten und kapitalistischen Strukturen an, wenn wir im Beruf erfolgreich sein wollen. Die Beitragenden der Anthologie UNLEARN PATRIARCHY berichten von ihren Erfahrungen und spüren eigenen fatalen Denkmustern nach. Sie zeigen, wie über alle Gesellschaftsbereiche hinweg von Sprache und Liebe über Arbeit bis hin zu Politik, Bildung oder Identität die patriarchalen Handlungsmuster gebrochen werden können und ein besseres Leben für alle möglich wird.
DE | ISBN 9783550202193
ecologism feminisms activism
Trame raccoglie, partendo da Napoli, narrazioni elaborate all'interno delle lotte per la giustizia ambientale nel Sud Italia e in tanti Sud del mondo, tra i movimenti sociali urbani, ecologisti, transfemministi e di difesa dei beni comuni. Queste pagine intrecciano alla concretezza delle rivendicazioni una varietà di riflessioni sul rapporto tra corpi e territori, insieme a visioni di rottura della centralità umana nell'arte, nella tecnologia, nell'osservazione microscopica della natura. Ecologie politiche del presente è un laboratorio di studio e di formazione, luogo di incontro tra studiosə e attivistə di diverse provenienze disciplinari ed esperienze di ricerca, nato a Napoli nel 2018 intorno al tema dell’emergenza ambientale.
IT | ISBN 9791280195104
queer graphic novel
Activist-academic Meg-John Barker and cartoonist Jules Scheele illuminate the histories of queer thought and LGBTQ+ action in this groundbreaking non-fiction graphic novel. From identity politics and gender roles to privilege and exclusion, Queer explores how we came to view sex, gender and sexuality in the ways that we do; how these ideas get tangled up with our culture and our understanding of biology, psychology and sexology; and how these views have been disputed and challenged. Along the way we look at key landmarks which shift our perspective of what’s ‘normal’ – Alfred Kinsey’s view of sexuality as a spectrum, Judith Butler’s view of gendered behaviour as a performance, the play Wicked, or moments in Casino Royale when we’re invited to view James Bond with the kind of desiring gaze usually directed at female bodies in mainstream media. Presented in a brilliantly engaging and witty style, this is a unique portrait of the universe of queer thinking.
EN | ISBN 9781785780714
care feminisms collectives
La pandemia ha svelato la centralità sociale dei lavori di cura: badanti, infermiere, lavoratrici domestiche, fattorini, rider e addetti alle pulizie hanno dominato per giorni la scena pubblica. Ma anche se di cura oggi si parla tanto, l’incuria continua a regnare sovrana. Il sistema neoliberista l’ha infatti ridotta a questione individuale, da comprare sul mercato, con una progressiva privatizzazione dei servizi sanitari, sociali e alla persona che privilegia i profitti sulle vite di tutte e tutti noi. Ma se i ricchi possono delegare i propri bisogni quotidiani a soggetti oppressi (donne e migranti) come possiamo dare vita a sistemi in cui l’interdipendenza degli uni dagli altri sia finalmente riconosciuta, in forme solidali e paritarie? Il collettivo inglese Care Collective risponde a questa domanda individuando quattro cardini fondamentali per dare vita a comunità di cura: il mutuo soccorso, lo spazio pubblico, la condivisione di risorse e la democrazia di prossimità. Facendo tesoro delle buone pratiche dei movimenti femministi e ambientalisti propone una cura reciproca, non paternalista né assistenzialista: una «cura promiscua», che non discrimina nessuno ed è fuori dalle logiche di mercato. L’obiettivo è arrivare a un vero e proprio «stato di cura» che non solo crea infrastrutture di welfare «dalla culla alla tomba» ma genera una nuova idea di democrazia orientata ai bisogni collettivi. Dimostrando che la cura è il concetto e la pratica più radicale che abbiamo oggi a disposizione.
IT, traduzione di Marie Moïse, Gaia Benzi | ISBN 9788832067491
feminisms decolonialism antiracism
Uscito per la prima volta negli Usa nel 1981, è considerato uno dei testi pioneristici del femminismo odierno. È con questo fondamentale lavoro infatti che Angela Davis ha aperto un nuovo metodo di ricerca che appare più attuale che mai: l’approccio che interconnette i rapporti di genere, razza e classe. Il libro sviluppa un saggio scritto in carcere nel 1971, uno studio storico sulla condizione delle afroamericane durante lo schiavismo volto a riscoprire la storia dimenticata delle ribellioni delle donne nere contro la schiavitù. Racconta episodi tragici della storia degli Stati Uniti, frutto di miti ancora in voga come quello dello “stupratore nero” e della superiorità della “razza bianca”, ma anche eccezionali e coraggiosi momenti di resistenza. Raccontando le storie di alcune delle figure chiave della lotta per i diritti delle donne, delle nere e dei neri, e della working class statunitense, ricostruisce i rapporti tra il movimento suffragista e quello abolizionista, gli episodi di sorellanza tra bianche e nere ma anche le contraddizioni tra un movimento prevalentemente bianco e di classe media e le lotte e i bisogni delle donne nere e delle lavoratrici. Tensioni e contraddizioni che si ripresentano di nuovo tra il movimento femminista degli anni Sessanta e Settanta e le afroamericane. La lezione principale di Angela Davis è quella di abbandonare l’idea di un soggetto “donna” omogeneo, nella convinzione che qualsiasi tentativo di liberazione, per essere realmente universalista, deve considerare la storia e la stratificazione delle esperienze e dei bisogni dei diversi soggetti in gioco. Un testo che offre prospettive cruciali per il rinnovamento profondo di teorie, linguaggi e obiettivi del movimento femminista, in una fase storica come quella odierna segnata da una presenza crescente di donne migranti in Italia e in Europa, e un sempre più allarmante ritorno del razzismo.
IT, traduzione di Marie Moïse, Alberto Prunetti | ISBN 9788898841851
queer
Ich wartete in der Mitte der Tanzfläche auf sie. Roy Orbisons Stimme war weich und verträumt. Ich stand still, mit ihrer Hand in meiner, bis sie sich entspannte und näher kam. Nachdem wir eine Weile getanzt hatten, sagte Yvette zu mir: »Du darfst übrigens ruhig atmen.« Wir mussten beide lachen. Dann fühlte ich, wie ihr Körper näher kam und wir miteinander verschmolzen. Ich entdeckte die süßen Überraschungen, die eine Femme einer Butch zu bieten hat: Ihre Hand an meinem Nacken, flach auf meiner Schulter oder zusammengeballt wie eine Faust. Ihr Bauch und ihre Oberschenkel an meinem Bauch, an meinen Oberschenkeln. Ihre Lippen, die beinahe mein Ohr berührten. Die Musik war zu Ende. Yvette löste sich von mir und wollte sich abwenden. Ich hielt sanft ihre Hand fest. »Bitte«, sagte ich. »Schätzchen«, sagte sie lachend, »du hast das Zauberwort gesprochen.« Wir tanzten ein paar langsame Lieder hintereinander. Unsere Körper bewegten sich mühelos und harmonisch. Die leichteste Veränderung des Drucks meiner Hand auf ihrem Rücken veränderte ihre Bewegung. Ich schob ihr nicht den Oberschenkel zwischen die Beine. Ich wusste, dass sie dort verwundet worden war. Selbst ich als junge unerfahrene Butch schützte mich an dieser Stelle. Ich spürte ihren Schmerz, und sie kannte meinen. Ich spürte ihre Begierde, sie weckte meine. Schließlich endete die Musik, und ich ließ sie los. Ich küsste sie auf die Wange und dankte ihr. Ich ging über die Tanzfläche an meinen Tisch zurück. Ich war von Grund auf verändert. Jacqueline tätschelte mir das Bein und warf mir ein warmes Lächeln zu. Die übrigen Femmes – männliche wie weibliche – betrachteten mich mit neuen Augen. Während die Welt versuchte, uns fertigzumachen, versuchten sie auf jede erdenkliche Weise, uns unsere Zärtlichkeit zu erhalten. Es war meine Fähigkeit zur Zärtlichkeit, die sie gerade gesehen hatten … Fürs Erste war ich glücklich.
DE, traduzione di Claudia Brusdeylins | ISBN 9783930041350
feminisms antiracism
Kübra Gümüşay beschreibt wie Sprache unser Denken prägt und unsere Politik bestimmt. „Ein beeindruckendes Buch, poetisch und politisch zugleich.“ Margarete Stokowski Dieses Buch folgt einer Sehnsucht: nach einer Sprache, die Menschen nicht auf Kategorien reduziert. Nach einem Sprechen, das sie in ihrem Facettenreichtum existieren lässt. Nach wirklich gemeinschaftlichem Denken in einer sich polarisierenden Welt. Kübra Gümüşay setzt sich seit langem für Gleichberechtigung und Diskurse auf Augenhöhe ein. In ihrem ersten Buch geht sie der Frage nach, wie Sprache unser Denken prägt und unsere Politik bestimmt. Sie zeigt, wie Menschen als Individuen unsichtbar werden, wenn sie immer als Teil einer Gruppe gesehen werden – und sich nur als solche äußern dürfen. Doch wie können Menschen wirklich als Menschen sprechen? Und wie können wir alle – in einer Zeit der immer härteren, hasserfüllten Diskurse – anders miteinander kommunizieren?
DE | ISBN 9783446265950
queer
Ci avevano promesso che saremmo stati dei vincenti. Ci avevano indicato gli obiettivi- i soldi, la famiglia, il potere, l'eccellenza - e la strada, fatta di determinazione, sudore della fronte e pensiero positivo: se cadi rialzati, prova ancora e ancora; ci siamo rialzati e abbiamo visto che a cadere era il mondo intorno a noi. Mai come in questi anni è diventato chiaro che l'idea di successo che avevamo in mente è una condanna e che tra volere e potere c'è di mezzo il capitalismo, con tutte le disuguaglianze (e le catastrofi) che si porta dietro. Dobbiamo dunque ridisegnare quell'idea? Dare al termine successo significati nuovi? Jack Halberstam, tra i più noti e originali teorici queer in circolazione, propone una via più radicale e ci guida nell'affollato mondo dei perdenti: lì dove smarrire la strada, non sapere, dimenticare ed essere dimenticati, essere sconvenienti e indecorosi, indisciplinati e improduttivi (tutte cose che le persone queer hanno sempre fatto particolarmente bene) si rivelano strategie possibili per stare al mondo. Correndo il rischio - anzi inseguendolo- di non essere preso sul serio, Halberstam si muove tra teoria alta e bassa, si concede virate controintuitive e disgressioni, si addentra negli «archivi di cose stupide» ricercando forme di conoscenza lontane dal rigore delle discipline. Accade così che in queste pagine vivano insieme Gramsci e SpongeBob, Jamaica Kincaid e il pesciolino Nemo, Saidiya Hartman, Tom of Finland, Valerie Solanas e un'armata di galline in fuga dal pollaio: con loro, Halberstam ci invita a pensare altrimenti, a sperimentare nuove alleanze, a preferire l'ombra alla luce piena, l'illeggibilità al riconoscimento. A desiderare un mondo in cui nessuno ce la fa da solo e nessuno viene lasciato indietro.
IT, traduzione di Goffredo Polizzi | ISBN 9788833893280
feminisms
Che cos'è il femminismo? In questo limpido e agile manuale, pensato per essere letto da chiunque, bell hooks esplora la natura del femminismo e la sua concreta promessa di porre fine al sessismo e all'oppressione di genere. Il femminismo è per tutti aspira a essere uno strumento affinché questo movimento, che è anche una visione del mondo, arrivi a quelle persone che non ne hanno mai sentito parlare, o ne hanno sentito parlare in modo inesatto e fuorviante. Al centro del libro ci sono le relazioni di potere (tra persone bianche e nere, tra classi sociali) e il loro influsso sulle relazioni affettive, di coppia, tra genitori e figli. Immerso nel concreto della vita quotidiana, il testo solleva nodi politici attuali, tra i quali ad esempio il rifiuto di un femminismo che fa dell'Occidente un modello per il resto del mondo, la necessità di ripensare il rapporto tra donne e lavoro in una società in crisi, l'impegno per una conversione femminista degli uomini. Con la chiarezza e la schiettezza che la contraddistinguono, bell hooks presenta il femminismo come quella teoria in grado di liberare la società dalla violenza delle sue gerarchie, di condurci verso una cultura di reciprocità e giustizia. L'autrice esorta lettrici e lettori a capire in che modo questa teoria possa toccare e cambiare le nostre vite - a constatare che il femminismo è per tutti.
IT, traduzione di Maria Nadotti
decolonialism
Questo libro parla di frontiere ma soprattutto di coloro che le violano. E ci invita a cambiare prospettiva ponendoci con urgenza questa domanda: 'Che cosa vedremmo se il confine lo guardassimo stando dall'altra parte?'. Questa ricerca etnografica condotta da un antropologo iraniano sulla natura non solo fisica ma anche immaginaria dei confini prende le mosse da un'esperienza di migrazione illegale vissuta in prima persona. Così l'auto-narrazione si coniuga alla scrittura etnografica in un'indagine a tutto campo sull'attuale regime delle frontiere e sui concetti chiave di cittadinanza, Stato-nazione, diritti, disuguaglianza. Nell'investigare quel «feticismo dei confini» che contrassegna la nostra epoca, Khosravi si muove nel tempo e nello spazio, mettendo insieme le riflessioni sul tema di autori come Kafka, Benjamin e Arendt con l'analisi dei flussi migratori in atto, o meglio dei suoi protagonisti clandestini, trafficanti di esseri umani compresi. Ed è proprio questo inedito «sguardo illegale» che consente di mettere a nudo le retoriche delle democrazie occidentali insieme al perverso sfruttamento planetario dei migranti, trasformando questa ricerca sul campo in una vera e propria cartografia etica e politica del mondo contemporaneo.
IT, traduzione di Elena Cantoni | ISBN 9788833020471
feminisms
Con cultura dello stupro si intende l’insieme dei comportamenti, dei pensieri e delle norme socialmente accettate che contribuiscono a plasmare una società in cui le violenze sessuali sono tollerate. La rape culture è multisituata: si trova nei nostri comportamenti quotidiani, nei modi di dire che utilizziamo senza farci troppo caso, nel nostro sistema politico e sociale che pone sempre più l’accento sulle vittime, invece che su chi agisce la violenza. Un’indagine Istat del 2019 ha evidenziato che 1 persona su 4 (23,9%) ritiene tutt’oggi che un modo di vestire provocante possa causare una violenza sessuale; quasi il 40% degli intervistati pensa che, se una donna lo vuole davvero, può sottrarsi a un rapporto non consensuale; il 15% crede che se una donna subisce uno stupro in stato di alterata percezione della realtà sia anche responsabilità sua. Questo libro vuole riflettere sulla necessità di costruire insieme una cultura fondata sul consenso, la comunicazione e il rispetto reciproco, in cui nessuna persona debba imparare a difendersi. Una cultura in cui “no” significa “no”, un silenzio significa “no”, e solamente “sì” significa “sì”.
IT | ISBN 9791280495112
body positivity feminisms
Le persone grasse vengono schernite per strada, vengono insultate se osano esporsi sui social, non vengono scelte nei lavori a contatto col pubblico. Subiscono continuamente microaggressioni da persone amiche, partner, genitori. Le persone grasse ricevono diagnosi errate in ambito medico, perché ogni loro problema di salute viene ricondotto alla grassezza. Vivere abitando un corpo grasso significa fare parte di una categoria marginalizzata e convivere con uno stigma che affonda le sue radici nella normazione e nel controllo dei corpi, soprattutto femminili della cultura occidentale.
IT | ISBN 9788898644926
body positivity feminisms
Un libro illustrato da colorare che affronta tematiche come la grassofobia, gli standard di bellezza e la cultura delle diete, con illustrazioni di Chiaralascura e testi di Mara Mibelli. Belle di Faccia è un progetto fondato da Chiara Meloni e Mara Minelli per fare chiarezza su Fat Acceptance e Body Positivity. Nato su Instagram nel dicembre 2018 ora è un'associazione che si occupa di creare consapevolezza sulle discriminazioni subite dai corpi grassi.
IT | ISBN 9791220054270
decolonialism antiracism
“Africana” è uno strumento per capire quanto l’Africa non vada coniugata al singolare, ma al plurale. Uno strumento di difesa contro tutte quelle visioni che vogliono ancora imporci questo enorme continente, cos. vario, come un’anonima distesa di capanne. “Africana” aprirà le porte al lettore – a chi è già appassionato delle letterature del Continente e a chi ne è del tutto digiuno – delle tante Afriche dentro l’Africa. Un continente moderno, giovane e straordinariamente creativo. Un continente dove la letteratura scorre come un fiume in piena, che si smarca da sguardi stereotipati e da etichette affibbiate dall’esterno per raccontarsi qui in prima persona. Troviamo autori di grande fama internazionale, come Adichie, Wainaina, Bulawayo, ma anche una nuova ondata di scrittori emergenti. Voci diverse tra loro che, attraverso storie quotidiane, metropolitane, ironiche, impegnate, sperimentali e futuriste, ci restituiscono la pluralità dell’Africa. Con una freschezza letteraria che riempie di meraviglia.
IT | ISBN 9788807493034
queer feminisms
Es war Karl Heinrich Ulrichs, der 1864 der »Liebe, die ihren Namen nicht zu nennen wagt«, erstmals einen Namen gab: Inspiriert vom griechischen Gott Uranos, bezeichnete er gleichgeschlechtliches Begehren als Uranismus. Mit dem Begriff forderte er als einer der Ersten überhaupt öffentlich das Recht ein, anders zu lieben. Auf Ulrichs Spuren träumt Paul Preciado von einem Apartment auf dem Uranus, einem Ort fern der irdischen Kategorisierungen und Festlegungen, einem Ort der sexuellen Dissidenz. Preciados in diesem Band versammelte Texte verdichten sich zu der Erzählung eines Übergangs: einer durch die Einnahme von Testosteron angestoßenen Transformation des eigenen Körpers und der eigenen Identität – von Beatriz zu Paul. Zugleich dokumentieren und analysieren sie die im Wandel begriffenen politischen Verhältnisse. Von den Protesten im krisengebeutelten Athen über die verzweifelte Situation der Flüchtlinge auf den griechischen Inseln bis hin zur Unabhängigkeitsbewegung in Katalonien begleitet Preciado Kämpfe um Würde und Autonomie.
DE, traduzione di Stefan Lorenzer | ISBN 9783518076514
queer feminisms
«Sono felice di essere stata nella rivolta di Stonewall. Mi ricordo che quando qualcun* lanciò la molotov pensai: “Mio dio la rivoluzione è arrivata. La rivoluzione è finalmente arrivata!”. Ho sempre pensato che ci saremo ribellat*. Lo sapevo. Solo non sapevo che sarebbe stato quella notte». La prima volta fu rivolta. E poi ancora, e ancora. In questa prima traduzione italiana della fanzine STAR - Street Transvestite Action Revolutionaries sono raccolte interviste, comunicati, discorsi di Sylvia Rivera e Marsha P. Johnson. Con contributi originali di: Márcia Leite, Cimarrona Maricona, Ombre Rosse. Traduzione e curatela: bidodici, Clark Pignedoli, Ludovico Virtù. Illustrazione di copertina: IKE
IT, traduzione e curatela di bidodici, Clark Pignedoli, Ludovico Virtù
queer feminisms antiracism
Was macht eine Frau zu einer Frau, einen Mann zu einem Mann? Jayrome C. Robinet erzählt seine persönliche Geschichte und seinem queeren Alltag. Jayrôme hat früher als weiße Französin gelebt. Dann zieht er nach Berlin, beginnt Testosteron zu nehmen und erlebt eine zweite Pubertät. Ihm wächst ein dunkler Bart – und plötzlich wird er auf der Straße auf Arabisch angesprochen. Ob im Café, in der Umkleide oder bei der Passkontrolle, er merkt, dass sich nicht nur seine Identität, sondern vor allem das Verhalten seiner Umwelt ihm gegenüber radikal geändert hat. Er kann vergleichen: Wie werde ich als Mann, wie als Frau behandelt? Und was bedeutet es, wenn sich nicht nur das Geschlecht ändert, sondern augenscheinlich auch Herkunft und Alter? Mitreißend erzählt er von seinem queeren Alltag und deckt auf, wie irrsinnig gesellschaftliche Wahrnehmungen und Zuordnungen oft sind.
DE | ISBN 9783446262072
decolonialism antiracism
Quanti di noi scendendo oggi da un treno a Roma Termini ricordano i Cinquecento cui è dedicata la piazza antistante la stazione? È il febbraio del 1887 quando in Italia giunge la notizia: a Dògali, in Eritrea, cinquecento soldati italiani sono stati uccisi dalle truppe etiopi che cercano di contrastarne le mire coloniali. Un’ondata di sdegno invade la città. In quel momento Lafanu Brown sta rientrando dalla sua passeggiata: è una pittrice americana da anni cittadina di Roma e la sua pelle è nera. Su di lei si riversa la rabbia della folla, finché un uomo la porta in salvo. È a lui che Lafanu decide di raccontarsi: la nascita in una tribù indiana Chippewa, lo straniero dalla pelle scurissima che amò sua madre e scomparve, la donna che le permise di studiare ma la considerò un’ingrata, l’abolizionismo e la violenza, l’incontro con la sua mentore Lizzie Manson, fino alla grande scelta di salire su un piroscafo diretta verso l’Europa, in un Grand Tour alla ricerca della bellezza e dell’indipendenza. Nella figura di Lafanu si uniscono le vite di due donne afrodiscendenti realmente esistite: la scultrice Edmonia Lewis e l’ostetrica e attivista Sarah Parker Remond, giunte in Italia dagli Stati Uniti dove fino alla guerra civile i neri non erano nemmeno considerati cittadini. A Lafanu si affianca Leila, ragazza di oggi, che tesse fili tra il passato e il destino suo e delle cugine rimaste in Africa e studia il tòpos dello schiavo nero incatenato presente in tante opere d’arte. Igiaba Scego scrive in queste pagine un romanzo di formazione dalle tonalità ottocentesche nel quale innesta vivide schegge di testimonianza sul presente, e ci racconta di un mondo nel quale almeno sulla carta tutti erano liberi di viaggiare: perché fare memoria della storia è sempre il primo passo verso il futuro che vogliamo costruire.
IT | ISBN 9788830101418
decolonialism antiracism
La razza è un concetto difficile da cogliere, pur non avendo fondamenti biologici produce grossi effetti nei rapporti sociali, professionali e sentimentali. La razza in Italia non si palesa fino a quando tu non sei l'unica persona nera in una stanza di bianchi. E quell'unica persona è Bellamy, Mike, Blessy, David... una moltitudine in parte sommersa, sotterranea. Quell'unica persona è chi si è sentito dire troppe volte che «gli italiani neri non esistono»: lo gridano negli stadi, lo dice certa politica, sembrano confermarlo le serie tv, la letteratura, i media. In un certo senso è persino vero: gli italiani neri non emergono, non si vedono negli ambienti della cultura, nei talk show e nelle liste elettorali. O meglio, in quei luoghi esistono ma solo come oggetto del discorso, quasi mai come soggetto. La loro presenza è ridotta alla riforma della cittadinanza, ai casi di razzismo, all'«immigrazione fuori controllo», ai barconi, all'«integrazione». Con un approccio inedito e un linguaggio fresco e «social», Nadeesha Uyangoda apre in questo libro, che incrocia saggio e memoir, un'onesta conversazione per comprendere meglio la dinamica razziale nel nostro paese.
IT | ISBN 9788832971613
art culture decolonialism
Arabpop è la nuova rivista italiana dedicata alla letteratura e alle arti contemporanee dei paesi arabi. Il primo numero è dedicato al tema della metamorfosi, intesa come trasformazione nel senso più ampio e trasversale possibile: cambiamento ed evoluzione di sensibilità artistiche, rivoluzioni e involuzioni politiche, ma anche mutazioni letterarie, ibridazioni musicali, corpi e identità cangianti. In Arabpop trovano spazio lavori originali di artiste e scrittori arabi, ma anche longform, interviste, traduzioni e alcune rubriche fisse: la playlist a tema, una sezione dedicata al fumetto, una dedicata alle recensioni e, infine, una raccolta di brevi segnalazioni di libri, film e produzioni musicali scelti dalla redazione.
IT | ISBN
feminisms
Featuring a role call of some of the boldest women around, issue #6 is bursting with interviews that explore the personal, the challenging and the hilarious aspects of life. We speak to one of fashions most disruptive forces Claire Barrow, hang out at the apartment that Gloria Steinem and Barbara Nessim shared in the 1960s. Singer Kilo Kish opens up about life in the music industry and we speak to Amber Arcades about how she balances life as a human rights lawyer, organic farm co-founder and musician. There’s a look at how technology is forcing great change in the fashion industry, we travel to the Czech Republic to meet the CANYON//SRAM women’s cycling team at their latest race to discuss the art of team work and photographer Janette Beckman takes us on a stroll through the Bronx with Salt & Pepper before they were famous. The incredible Giles Duley closes this issue by selecting his icon Lee Miller. Riposte is a magazine and online platform for women: https://www.ripostemagazine.com
EN | ISBN
queer feminisms
COSE Spiegate bene è la rivista di carta del Post, in collaborazione con la casa editrice Iperborea. Ogni numero è dedicato a un argomento, per declinare la proverbiale attitudine descrittiva e di chiarezza del Post anche su questo formato, raccogliendo spiegazioni, storie, e racconti d’autore. Il secondo numero, Questioni di un certo genere, è pensato per tutte le persone che vorrebbero capire meglio gli importanti dibattiti di questi anni sulle identità sessuali, sui diritti ad esse legati, sulle discriminazioni. A partire dalle parole da usare: da “identità di genere” a “pansessuale”, dalla sigla “LGBTQIA+” a “cisgender”. Con i contributi di Arianna Cavallo, Fumettibrutti, Vera Gheno, Gianmarco Negri, Diego Passoni e Massimo Prearo.
IT | ISBN 9788870919530
Leaving the book corner è un format di eventi attraverso cui è stato possibile attivare la biblioteca Magari un libro, aprendo spazi di dialogo su libri che trattano tematiche focalizzate sull’inclusività, la diversità, il sostegno ai gruppi di minoranza e alle comunità meno rappresentate.
Durante i public readings, abbiamo proposto percorsi di approfondimento e momenti condivisi. Nella pagine di descrizione del progetto sono riportati gli eventi e le collaborazioni che abbiamo realizzato finora.
Magari un libro è un progetto di
Associazione Magari
Web e graphic design di Nino Rizzo
Illustrazioni di Elia Covolan